La Dia, Direzione investigativa antimafia, di Roma ha compiuto un sequestro di beni pari ad oltre 150 milioni di euro all’imprenditore Gennaro Boanelli, fondatore dei magazzini Mas della capitale: il suo nome è emerso nel corso di un’indagine sulle sue attività di riciclaggio di risorse illecite tra cui il gioco d’azzardo. Guerra aperta quindi al gioco illegale per evitare che questo “allunghi i propri tentacoli” nelle sane e legali attività del comparto che ha già tante difficoltà e che fa fatica, ovviamente, a competere con quelle strutture che legali non sono e che si “servono” del mondo del gioco per celare loschi e poco puliti traffici come il riciclaggio di danaro sporco. Le indagini della Dia hanno appurato che Boanelli è riuscito a reinserire nel mercato regolare risorse illecite attraverso la gestione di attività nel settore dell’abbigliamento, dell’edilizia e del gioco d’azzardo che sono proprio i canali preferiti per il riciclaggio: secondo gli investigatori l’interesse da parte di gruppi camorristici dei Casalesi e del clan Moccia per il Bingo di Casoria nasce proprio per effettuare operazioni d’investimento proprio in quel settore.
Il sequestro effettuato nei confronti di Boanelli è ingente: una lussuosa villa di 1000 mq affacciata sul lago di Castel Gandolfo, il “Montecarlo Bingo” di Casoria sala da gioco di 800 posti a sedere, 56 slot, 2 sale roulette con attiguo ristorante ed altri beni immobili sempre a Casoria, Roma ed Empoli oltre a disponibilità finanziarie, polizze assicurative e fidejussorie, il patrimonio aziendale di varie società con sede a Casoria operanti nei settori immobiliare, edilizio e del gioco d’azzardo.